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.No.Ed è stato perfino dato alle stampe.Alle stampe? Sì, proprio così, ha proseguito Snelgrave.John Silver, come Flint, del resto, è diventato il pirata per antonomasia.Sono sulla bocca di tutti, come se non fossero mai esistiti altri pirati.Il capitano Johnson si rivolterebbe nella tomba se sapesse che gli unici pirati di cui lui non hascritto sono quelli che sopravvivono più a lungo.Sì, ho detto con una nuova risata, di gusto questa volta.E' proprio quel che farebbe, se lo conosco bene.Ma voi? Cosa ne pensate di questo John Silver? Snelgrave si è guardato attorno.Se devo proprio fare un'ipotesi, ha detto, vorrei credere che si è ritirato in un posto comequesto.Avrei scommesso la testa - sì, anche quella - che Snelgrave non parlava per sottintesi.Forse aveva dei sospetti, ma in tal caso, li nascondeva così bene che sfuggivano anche alla miaperspicacia.Ma chissà, ha aggiunto Snelgrave, come pensando ad alta voce, forse ci sbagliamo tutti quanti.Un uomo come John Silver non ubbidisce alle leggi che guidano noi comuni mortali.Il fatto che sia riuscito a salvare la pelle e a sparire con una parte del tesoro di Flintsottobraccio, per giunta, ne è una prova come un'altra.E a quali altre leggi dovrebbe sottostare, allora? ho domandato.A quelle della poesia, forse, disse Snelgrave.Una parte di quel che si racconta di lui è così incredibile che non può essere vero.A queste parole sono stato costretto a ridere ancora una volta.Snelgrave aveva il dono di mettermi di buon umore, non c'era dubbio.Dovreste chiederlo ai poveri diavoli che hanno avuto la sfortuna di attraversagli la strada, seJohn Silver era un personaggio da fiaba! Forse avete ragione.E io dovrei saperlo meglio di chiunque altro, dato che ho conosciuto dei pirati in carne e ossa eho visto a che grado di crudeltà possono arrivare.Ma la cosa curiosa è che Silver non esiste, per così dire.Johnson non l'ha citato nel suo libro.E neppure all'Ammiragliato.Ho fatto delle ricerche in proposito.Voi avete cosa? Fatto delle ricerche. Ho cercato di risolvere il mistero di John Silver.Non è stato facile, a questo punto, non perdere la calma, e la maschera allo stesso tempo.Che diritto aveva quest'uomo di interessarsi a me, di fare delle ricerche, come diceva lui, comese non fossi altro che un pennone di maestra? A quale scopo? gli ho domandato.Per farlo impiccare? Niente affatto, protestò Snelgrave.Non era certo questa la mia intenzione.No, è che quell'uomo mi affascina.Mi piacerebbe sapere che tipo di persona è veramente.Allora siamo in due, mi sono lasciato sfuggire.Anche voi? ha detto Snelgrave.Eccoci, ho pensato, ci siamo.Ma non è successo niente.Sì, dissi.Da quello che mi avete raccontato, sembra un tipo interessante.Inoltre, mi sono sempre piaciute le buone storie.E' una cosa che si impara davanti all'albero maestro.In questo caso, ho qualcosa che vi potrebbe interessare, a bordo della mia nave.Quando se n'è andato non sapevo ancora cosa pensare di lui, ma credo che neppure lui avessecavato un granché sul mio conto.Avevo delicatamente guidato la conversazione fuori dalle acque pericolose che circondavanoJohn Silver.Ma una cosa ero riuscito a capirla: c'era la forca che mi aspettava, se solo avessi rimesso piedea Bristol.Non tanto a causa di Trelawney.Dopo tutto, a quanto avevo sentito, aveva mantenuto la sua parola e non mi aveva portatodavanti al giudici, in contumacia, per omicidio e ammutinamento.Ma la storia del tesoro di Flint e di come era finito nelle mani sbagliate, si era sparsa ai quattroventi.E il fatto che io fossi libero, senz'altro ricco, e forse anche felice, doveva essere una spina nelfianco di tutti i benpensanti.Ma con la forca che mi pendeva sul capo non c'era motivo di disperare.Ero una spina nel fianco, è vero, e bella grossa, per giunta, ma ero vivo.Esistevo, era un fatto irrefutabile, e in più versioni, per giunta, tanto lontano dall'esseredimenticato quanto possa sperarlo uno della mia professione.L'indomani ho parlato a Jack della festa che doveva aver luogo quel giorno, e gli ho detto chesarebbe stato come ai bei vecchi tempi, quando nelle baldorie la gente si rivelava per quel cheera.Gli ho detto di non lesinare su niente, in onore di Snelgrave e dei suoi marinai.All'ora di pranzo abbiamo lasciato il nostro forte con cibo e bevande sufficienti per un interoequipaggio.Jack è rimasto a terra per preparare un vero "barbacoa".Non aveva certo bisogno dei miei consigli, in materia, dopo tutti gli anni che aveva vissutonelle Indie Occidentali tra pirati e bucanieri.Io invece ho raggiunto con la iole il "Delight of Bristol", ho dato una voce e sono stato issato abordo come un sacco, con un paranco, come se fossi troppo vecchio per arrampicarmi su unascala a corda con la mia unica gamba. Snelgrave mi ha accolto a braccia aperte, mi ha fatto visitare la sua nave, mi ha presentato aimarinai che mi hanno salutato con grida di gioia e infine mi ha condotto alla cabina di poppa,dov'era apparecchiato per il pranzo [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]

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